L’attività fu fondata da nonna Narcisa (1888/1984) e dal marito verso i primi del ‘900, proprio lì dove si trova ancora oggi. Le botteghe di alimentari all’epoca erano anche dette pizzicherie, ed erano un luogo dove si vendeva un po’ di tutto. La nostra bottega è sempre stata improntata sia sulla vendita di prodotti del territorio, come formaggi e vini, che sulla produzione propria, utilizzando il forno, il laboratorio dei salumi e quello della pasta, dove lavoravano 4 dei 5 figli di nonna Narcisa. Oggi Annita e Giovanni (Nipoti di Narcisa) continuano a tramandare le antiche tradizioni di famiglia.
Perchè Giubbino? a quei tempi tutti avevano un soprannome; a nonno Ettore venne dato dai suoi amici il soprannome di “Giubbino”, perchè all’epoca le giacche o giubbe nei paesi di campagna non si erano mai viste, infatti veniva indossata ancora la mantella o tabarro. Nonno Ettore, tornando dalla città di Arezzo dove aveva aperto un’ingrosso di carne in scatola, si presentò appunto con una giubba e da lì il nome giubbino che poi è stato trasmesso all’attività e ai familiari.
L’attività fu fondata da nonna Narcisa (1888/1984) e dal marito verso i primi del ‘900, proprio lì dove si trova ancora oggi. Le botteghe di alimentari all’epoca erano anche dette pizzicherie, ed erano un luogo dove si vendeva un po’ di tutto. La nostra bottega è sempre stata improntata sia sulla vendita di prodotti del territorio, come formaggi e vini, che sulla produzione propria, utilizzando il forno, il laboratorio dei salumi e quello della pasta, dove lavoravano 4 dei 5 figli di nonna Narcisa. Oggi Annita e Giovanni (Nipoti di Narcisa) continuano a tramandare le antiche tradizioni di famiglia.
Perchè Giubbino? a quei tempi tutti avevano un soprannome; a nonno Ettore venne dato dai suoi amici il soprannome di “Giubbino”, perchè all’epoca le giacche o giubbe nei paesi di campagna non si erano mai viste, infatti veniva indossata ancora la mantella o tabarro. Nonno Ettore, tornando dalla città di Arezzo dove aveva aperto un’ingrosso di carne in scatola, si presentò appunto con una giubba e da lì il nome giubbino che poi è stato trasmesso all’attività e ai familiari.
I nostri obbiettivi sono quelli di valorizzare il Casentino e la sua gente, cercando di tramandare i suoi sapori più autentici lavorando materie prime del territorio e favorendo le aziende locali nella vendita dei loro prodotti.
I nostri obbiettivi sono quelli di valorizzare il Casentino e la sua gente, cercando di tramandare i suoi sapori più autentici lavorando materie prime del territorio e favorendo le aziende locali nella vendita dei loro prodotti.